Camillo De Piaz
A cura di Bruno Ciapponi Landi www.brunociapponilandi.it
 
  

  a Bozzolo con don Primo Mazzolari

  

  dalle suore a Bordighera con padre Davide Turoldo

  

  a Milano in libreria....

  

  con Elio Vittorini alla Corsia

  

  con i predicatori delle Missioni del 1957 in casa Santucci a Milano

  

  mentre dice messa

  

  In Corsia durante una presentazione

  

  Al cineforum di Tirano con Ermanno Olmi

  

  Con il presidente della Provincia Marchini alla manifestazione per la pace a Sondrio

  

  da padre David a Fontanelle (con don Abrano, padre Nazareno, mons. Ravasi)

  

  Valerio Righini, Tirano (2013)

ATTIVITA'

1943 Partecipa, con padre Davide, Mario Apollonio, Gustavo Bontadini, Dino Del Bo, Luigi Santucci, Angelo Romanò, Vincenzo Bennigartner, docenti, laureati e studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, alla fondazione presso il convento di s. Carlo, del Movimento sociale per l'Unità d'Italia che avrà come organo ufficiale il giornale L’Uomo i cui primi sette numeri usciranno clandestini. All’importante esperienza riserverà un’ampia citazione  il prof. Ezio Franceschini nel discorso inaugurale dell’anno accademico 1945-46 che tenne in qualità di Magnifico rettore f.f. l’8 dicembre 1945.

1944 Concorre alla fondazione presso il convento di s. Carlo del Fronte della gioventù per l’indipendenza nazionale e la libertà di Milano favorendo l’ingresso del Movimento giovanile democratico cristiano (sono suoi amici Alberto Grandi e Giuseppe Glisenti) nell’organizzazione che riunisce le formazioni giovanili di tutti i partiti antifascisti. Entra in contatto con Eugenio Curriel (di cui diviene amico), collabora con Teresio Olivelli e con Gillo Pontecorvo. Per incarico del CLN si occupa, insieme a padre Davide, dell’assistenza alle famiglie dei perseguitati politici.

1948 Esce nella collana Quaderni di Cronache Sociali (di Giuseppe Dossetti, Giuseppe Lazzati, Giorgio La Pira, Benigno Zaccagnini, Giuseppe Glisenti, ecc.)  la sua traduzione della lettera pastorale del cardinale arcivescovo di Parigi Emmanuel Suhard, Agonia della Chiesa?, con una sua prefazione. 

1949 Si iscrive, come pubblicista, all’Ordine dei giornalisti, Collaborerà attivamente alla redazione di alcuni periodici cattolici milanesi (fra cui L'azione giovanile, organo della Gioventù di Azione Cattolica e Milano studenti (?) organo di Gioventù studentesca).

1951 E’ tra i fondatori del circolo culturale La corsia dei servi e dell’omonima libreria (di sui si occuperanno poi Peppino Ricca, Lucia Pigni, Desiderio Gatti, Gianandrea Piccioli, Mario Cuminetti, Mich Sella, Annì Franzi Ronchetti). Della Corsia coordinerà per anni l’attività anche dopo avere lasciato Milano. L’impegno culturale a tutto campo e senza riserve ideologiche favorisce i rapporti con esponenti della cultura laica. Dal dialogo che sottende a tutta l’azione della  Corsia e persino dopo pubbliche polemiche, nascono amicizie desinate a durare come fu per quella fra padre Camillo ed Elio Vittorini.

1954  Subentra a padre Davide nella messa festiva delle 12,30 con predica in duomo. 

1957 La Missione cittadina voluta dal nuovo arcivescovo Giovanni Battista Montini gli dà occasione di rincontrare a Milano un gruppo straordinario di  amici convocati in qualità di predicatori: don Primo Mazzolari, il domenicano Antonio Lupi,  lo scolopio Ernesto Balducci, il carmelitano Umberto Vivarelli, don Ivo Barsotti.

Per i suoi contatti con Il Fronte della gioventù e con i Comunisti Cattolici viene allontanato da  Milano per disposizione del Sant’Uffizio e assegnato al convento di Madonna di Tirano. Continuerà da qui la sua collaborazione con alcune importanti case editrici (stabilmente con Arnoldo Mondadori, saltuariamente con Il Saggiatore, Vallecchi, Bompiani) di cui è consulente per le proposte editoriali (“lettore”) e traduttore dal francese.

1960 Con la collaborazione di don Bernardo Cornaggia, resposabile della sala cinematografica parrocchiale di Tirano, dà inizio a una intensa stagione di cineforum con la partecipazione di esperti (parteciperanno, fra gli altri: Domenico Campana, Ettore Masina, Ermanno Olmi, Morando Morandini, Nazareno Fabbretti, Davide Turoldo).

1962  
- L’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II segna l’inizio di una intensissima attività della Corsia dei Servi dove padri conciliari, esperti e consulenti, si susseguono partecipando a incontri, dibattiti, conferenze spesso presentati da padre Camillo.

- Su indicazione di Pasquale Saraceno collabora con Giuseppe De Rita, Rosario Scarpati, Goffredo Zappa alla ricerca Sviluppo industriale ed integrazione sociale. Il caso della Valtellina per conto della Svimez di Roma.

- E’ fra i fondatori  del Centro di iniziativa giovanile che vede uniti in uno sforzo di promozione socio-culturale giovani studenti e lavoratori tiranesi di diverso pensiero politico e sensibilità religiosa e collabora alle sue iniziative culturali.  Più tardi accetterà anche, per un certo periodo, la presidenza dell'associazione che nel 1972 promuoverà il Museo Etnografico Tiranese.

1964  La Casa editrice Il Saggiatore pubblica con il titolo Il Cristo dilacerato. Crisi e concili nella Chiesa, la sua traduzione del libro di Jean Guitton, Le Criste écartelé, edito a Parigi dalla Librairie Académique Perrin.

1967
- Su indicazione di Paolo VI (che conosce la sua traduzione del Cristo dilacerato di Jean Guitton) traduce dal testo originale francese in cui è stata redatta, l'enciclica Populorum progressio . E’ la prima volta che un’enciclica viene promulgata nelle lingue nazionali.

- Con il determinante sostegno economico dell’amico Angelo Saraceno e operativo di Umberto Merizzi, promuove il restauro, che si concluderà nel 1973, dell’antico ospizio annesso alla millenaria chiesa di S. Romedio in Valle di Poschiavo. Chiesa e ospizio sorgono in territorio elvetico, ma sono di proprietà del Comune di Tirano.

1973
- Riceve dalle mani di Enrico Berlinguer al Palalido di Milano il "Premio Eugenio Curiel" che gli viene assegnato con la seguente motivazione: "Sacerdote, militante antifascista, compagno di lotta di Curiel, ha saputo unire nel fuoco della Resistenza e nell'impegno civile dalla Liberazione ad oggi le aspirazioni convergenti di libertà e di progresso del popolo italiano espresse da componenti ideali diverse.”

- E’ fra gli iniziatori (con Elio Bertolina, Bruno Ciapponi Landi,  Ivan Fassin, Roberto Togni),  dell’Associazione “Glicerio Longa” per lo studio della cultura alpina che affiancherà il Museo Etnografico Tiranese nella sua azione di ricerca e costituirà una premessa per la nascita dell'Istituto di dialettologia e di etnografia valtellinese e valchiavennasca.

1974
- La Corsia dei servi è costretta a lasciare la sede originaria. Si trasferisce in via Tadino con il nome di Nuova Corsia, dove riapre anche la libreria con il nuovo nome di “Libreria Tadino” (di cui continuano ad occuparsi Lucia Pigni  e Mario Cuminetti ) in collegamento con amici della CISL.

- I Servi di Maria lasciano la cura del Santuario di Tirano e si ritirano nell’Istituto Madonna di Tirano, la vecchia Casa del fanciullo che avevano fondato negli anni ’50 come collegio.

1982 E' fra i promotori del gruppo di lavoro italo-svizzero Progetto San Remigio che ha come tema l’intervento artistico contemporaneo nelle chiese del passato. Le opere prodotte saranno esposte in una mostra e alcune di esse (il paliotto di Marilena Garavatti e le tele di Wanda Guanella) verranno collocate nella cappella del convento dei Servi di Maria

1985
 - Con padre Davide ed altri amici di Nuova Corsia che avevano colto "necessità e desiderio di riprendere il filo del dialogo con una generazione lacerata dal piombo e dai sogni" si impegna per una serie di incontri nel carcere di San Vittore con i condannati per terrorismo che "furono momenti intensi di etica e politica di cultura e morale", come scriverà più tardi uno di loro. L’iniziativa è apprezzata anche dall’Arcivescovo.  

- Fonda con Davide Turoldo il Premio di poesia Clemente Rebora. Della giuria fanno parte i fondatori con Luciano Erba, Tiziano Rossi, Mario Luzi, Vanni Scheiwiller, Giorgio Luzzi, Guido Oldani.

1990 Pur nei limiti dell' incapacità di leggere seguita all'attacco ischemico collabora, fornendo informazioni preziose, al riordino delle sue carte curato da Bruno Ciapponi Landi. Tutte le informazioni sono puntualmente trascritte e, opportunamente appronfondite, da Giuseppe Gozzini, costituiranno una fonte preziosa per il su libro Sulla frontiera. Camillo De Piaz, la Resistenza, il Concilio e oltre (Scheiwiller, Milano 2006).

1992 Muore a Milano il confratello e amico di sempre Davide Maria Turoldo a cui il cardinale arcivescovo Carlo Maria Martini  ha da poco chiesto scusa per le incomprensioni della Chiesa di cui è stato oggetto nel corso della vita religiosa. Padre Camillo è presente nella camera dell’Ospedale San Pio X al momento del trapasso. Per la straordinaria conoscenza del personaggio, della sua attività e della sua opera poetica, nei mesi che seguono parteciperà a numerosi incontri, convegni e manifestazioni promossi in suo ricordo in varie parti d'Italia.

1993 Un incidente stradale alla vigilia della partenza gli impedisce di recarsi a New York dove è atteso per un intervento a un convegno su David Maria Turoldo. Durante la degenza all'ospedale di Tirano riceve la visita di Allen Maldenbaum (italianista, critico, traduttore statunitense di Dante, che sta lavorando alla traduzione in americano di una scelta di poesie di Turoldo).

1999 Partecipa a Milano alle esequie di Luigi Santucci (1918-1999). Il Lillo, scrittore, romanziere, commediografo e poeta, è stato  - con padre Davide – l’amico più vicino fin dai tempi dell’università, della guerra, dell’esperienza del gruppo de L’Uomo e del Fronte della gioventù, del suo matrimonio con Bice Cima, della nascita e della rinascita della Corsia.
Nella casa di Milano  e nella villa di Guello, dove spesso padre Camillo e padre David sono ospiti, passano tanti altri amici: dal futuro cardinale Sergio Pignedoli (che giunge accompagnato dal giovane mons. Gianbattista Re, (l’attuale cardinale prefetto della Congregazione dei vescovi), al prefetto dell’Ambrosiana mons. Gianfranco Ravasi; dalla decana degli italianisti sovietici Cecilia Kin al rettore dell’Università di Urbino Carlo Bo.

2000 Con la collaborazione di Ivana Pini, che gli rilegge i testi e apporta modifiche e correzioni,  rivede in vista della stampa i suoi commenti alle letture bibliche delle festività che usciranno in tre volumi ( Ma io vi dico 2000, Un’altra sete 2001, Fu detto agli antichi 2002).

2002 Partecipa, con l'intervento L'evento Turoldo letto per lui da Bruno Ciapponi Landi, alla commemorazione tenuta nella Basilica di San Carlo al Corso nel X anniversario della morte di padre David con l'intervento del cardinale Carlo Maria Martini.
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